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Come incrementare l’engagement del tuo pubblico

Dicembre 28, 2018

[Nota della redazione : articolo scritto da Fabrizio Galassi]

Il comportamento dei social si evolve nel tempo; siamo passati da ‘avere una fan base numerosa’ ad ‘avere una fan base attiva’.

Sia chiaro, i numeri rimangono importanti, ma diventa sempre più indispensabile che il pubblico sia mirato e verticale sulla musica, in particolare sulla tua.

Prima di continuare la lettura rispondi a questa domanda: per te è più importante avere 10.000 follower e 5 condivisioni, oppure 1.000 follower e 100 condivisioni?

L’importanza dell’engagement diventa sempre più fondamentale e label, booking, promoter, manager, YouTube o Spotify guardano molto di più questo indice che non il mero numero.

A questo punto la tua domanda sarà: come faccio a incrementare l’engagement del mio pubblico?

Ed ecco le risposte.

#1 – PIANIFICA

I social sono ufficialmente il grande buco della serratura dal quale gli utenti-ascoltatori spiano la tua vita, devi quindi raccontare anche le cose più intime per coinvolgerli e stimolarli alla partecipazione. Ragiona dal punto di vista di ‘linguaggio – causa – effetto’: sei in tour e in mezzo all’autostrada si rompe il furgone, racconta la difficoltà e anche l’arrabbiatura di un momento del genere mantenendo sempre alta l’ironia (linguaggio), questo ‘causa’ la partecipazione del pubblico a un evento comune, mentre l’effetto sarà la vicinanza emotiva e allo stesso tempo vengo a conoscenza delle vostre date. Non sarà quindi una fredda e cinica promozione diretta, ma un contenuto caldo e coinvolgente.

Come caldo e coinvolgente può essere promuovere la musica di altri e non sempre la propria; così come condividere provini o ideare  un mini format da pubblicare in un giorno e in un orario specifico.

#2- INTEGRA

Se decidi di raccontare il reale devi diventare amico delle statistiche. Se ancora non lo hai fatto trasforma il tuo profilo Instagram in aziendale per poter controllare i numeri, spulcia regolarmente tra le Insight di Facebook o misura il watch time di YouTube. Sono metriche che ti aiuteranno a capire cosa piace di più al tuo pubblico. Questo non vuol dire cercare il consenso a tutti i costi, al contrario, dimostrerai di conoscere il tuo pubblico e riuscirai a utilizzare il giusto linguaggio nella giusta piattaforma e nel giusto momento.

PS: cerca la sincerità a tutti i costi e mira sempre alla verità.

#3 – GESTISCI

Una volta che hai pianificato i contenuti e integrato il flusso della pubblicazione, è arrivato il momento della gestione, in parole povere: migliorare il prodotto. Hai notato che i follower di Instagram rispondono bene al format ‘cover in un minuto’ che hai deciso di pubblicare il martedì alle 10:30 (questo ad esempio è un mini-format)? Il passo successivo sarà migliorare l’aspetto tecnico, come ad esempio la location, la qualità di registrazione, invitare altri artisti a fare duetti, fino a interagire con il pubblico e invitarlo a scegliere la prossima cover. Il passo successivo? Mettere in palio un house concert nel quale suonerete tutte le cover pubblicate. Questa è gestione dell’interazione.

#4 – ADATTATI

Può sembrare incredibile, ma uno dei più grandi difetti dei musicisti, e degli artisti in genere, è quello di voler rimanere su un piedistallo, anche nel proprio privato e a tutti i livelli. Questo porta a isolarsi anche dal punto di vista social, come ad esempio avere 1.500 follower e seguire solo 4 profili, non commentare i post dei tuoi concorrenti o dei tuoi fan, non condividere e quindi non partecipare. Questo atteggiamento può avere un senso nella vita reale, ma in quella digitale non funziona (a meno che tu non sia Liam Gallagher). Ti consigliamo di muoverti in due direzioni differenti: una ragionata e una istintiva.

Quella ragionata sarà una lista di addetti ai lavori, musicisti, blog influenti con i quali vuoi stabilire un contatto; dovrai quindi iniziare a seguirli, commentare i loro post, mettere like e condividere i contenuti. Questo scatenerà una serie di notifiche grazie alle quali ti ‘riconosceranno’, soprattutto nel momento in cui chiederai una collaborazione (o un concerto o un contratto).

Poi c’è la direzione istintiva, quella di pancia, quella che ti farà creare i contenuti più coinvolgenti: devi imparare a riconoscere questa sensazione ed evitare di censurarla attraverso l’eccessivo ragionamento. Se hai finito un concerto e sono le 3 del mattino e vuoi ringraziare i tuoi fan per essere venuti al concerto, fallo; non ‘ragionare’ sul fatto che a quell’ora ci sono poche persone e che il miglior orario è tra le 9 e le 10:30 del mattino. E tagga/menziona il locale, il promoter, la band che ha aperto il concerto, il fonico, il direttore artistico, etc.

Il nostro consiglio è quello di sviluppare questo approccio ‘pianifica – integra – gestisci – adattati’ nel corso di almeno tre mesi, non di meno; se regolarizzi i contenuti e partecipi, l’engagement è assicurato!

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